giovedì 10 giugno 2010

DDL Intercettazioni: anche oggi mi vergogno di essere italiano

Oggi scrivo un post dissonante con i temi specifici di questo blog.
Oggi non mi va di parlare di manuali, di grafica, di tabelle e di White Paper.
Oggi sono prima di tutto un cittadino e poi un blogger che, come accade ormai da molto tempo, si ritrova a vergognarsi dell'operato del proprio governo e non si riconosce nei principi e nella lettera del DDL sulle Intercettazioni che rappresenta un ulteriore passo verso la distruzione dello stato di diritto, della legalità e della dignità di questo paese.
Voglio rimarcare solo alcuni punti.

Si è partiti dall'idea di equilibrare un presunto eccesso relativo alla PUBBLICAZIONE delle intercettazioni (del resto già punibile in base alle leggi vigenti) per realizzare una legge che LIMITA PESANTEMENTE la possibilità di EFFETTUARE intercettazioni telefoniche e ambientali.

Si impongono INAUDITI E RIDICOLI limiti temporali agli inquirenti e pene sproporzionate a giornalisti ed editori. MA UDITE UDITE... vengono imposti taluni vincoli di rettifica ANCHE AI BLOGGER!!!

Infatti, nel famigerato articolo 28 del DDL si enuncia, tra l'altro, quanto segue:

"Per i siti informatici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono"

Un BLOG è assimilabile ad un sito informatico? A lume di naso direi di si, anche se la dicitura "sito informatico" è quanto meno e VOLUTAMENTE imprecisa. Volendo fare l'Ingegnere, vorrei suggerire a lor cialtroni che forse sarebbe stato utile distinguere fra un server FTP, un sito Web e una rete virtuale peer to peer... ma tanto non avrebbero capito nulla di cosa stavo dicendo e non intendo dare loro dei suggerimenti.

Il mio BLOG NON E' UNA TESTATA GIORNALISTICA ED IO NON SONO UN GIORNALISTA!

Ma in base a tale legge, se domani dovessi esprimere una critica ragionata su un prodotto di un'azienda X, l'azienda X mi potrebbe chiedere una rettifica che sarei obbligato a pubblicare entro le 48 ore!

E che c'entra questo CON LA LEGGE SULLE INTERCETTAZIONI?

Se lo scopo era quello di limitare la libertà di espressione dei BLOG "politici", FORSE ci sono riusciti e questo mi fa schifo.
Ma per colpire la libertà d'espressione politica della rete, colpiscono alla cieca anche QUALSIASI ALTRO TIPO DI BLOG, compreso i BLOG "tecnico-professionali" come il mio e questo è ridicolo!

Fortunatamente, sono sufficentemente incompetenti e chi pratica la rete sa che ci sono diversi workaround disponibili.

Ma "il sonno della ragione genera mostri", quindi vediamo di SVEGLIARCI!

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