giovedì 9 dicembre 2010

Realizzare una buona Presentazione non è un pranzo di gala

Uno dei terreni più scoscesi dove si può misurare la capacità di un comunicatore tecnico è quello delle Presentazioni. Questi oggetti sono spesso elementi decisivi (insieme al White Paper e al Case Study) nel convincere un potenziale cliente ad adottare la nostra soluzione o prodotto.

Ma per qualche imperscrutabile motivo, si pensa che realizzare una Presentazione consista in una banale collezione di slide più o meno arrangiate, fatta in fretta e furia, realizzate facendo copia e incolla "al buio" di altro materiale aziendale, spesso pessimo anch'esso.

Io da anni vedo andare in giro Presentazioni risibili, che vanno benissimo per perdere clienti o, se in formato cartaceo, per accendere il camino a Natale.

Realizzare una buona Presentazone richiede notevole capacità ed io, avvertendo il disagio della mia ignoranza (come diceva un mio vecchio professore), cerco disperatamente di imparare da chi ne sa più di me.

Fortunatamente stavolta posso darvi due "dritte" molto italiane sull'argomento, che ritengo di altissimo profilo. In realtà una ve l'ho già data, la trovate nella sezione DA VISITARE e mi riferisco al blog di Giacomo Mason, www.presentazioniefficaci.wordpress.com.

Ma stamattina, andando in rete per cercare altre cose, mi sono imbattuto in un'altra gemma, il blog di Cristina Rigutto, www.tuttoslide.com. L'ho navigato per un pò e già mi è piaciuto, sia nello stile che nei contenuti.

Anche lei presto entrerà nella sezione DA VISITARE.

Certo, se mi fosse piaciuto vincere facile, potevo stendervi con due super-classici come www.presentationzen.com oppure http://beyondbulletpoints.com/.

Ma per una volta che possiamo disporre di risorse in lingua italiana pregiate ed interessanti, almeno stavolta ci sentiremo un pò meno "provincia dell'Impero".

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel blog e informazioni molto interessanti, però fa uno strano effetto vedere banali e ripetuti errori di ortografia. Da chi scrive per professione non ci si aspetterebbe di trovare po' scritto con l'accento anziché con il corretto apostrofo! http://www.beppesevergnini.com/consigli.php?id=4

Anonimo ha detto...

...come pure perché con l'accento grave anziché acuto.

Alèxandròs ha detto...

Mi prendo volentieri questa doppia bacchettata da Beppe Severgnini, me la sono meritata tutta! Del resto avevo scritto un paio di post proprio sull'argomento:

http://artigianodibabele.blogspot.com/2010/07/luso-dellaccento-parte-prima.html

http://artigianodibabele.blogspot.com/2010/08/luso-dellaccento-regole-sui-monosillabi.html

... quindi sono ancora meno giustificabile.
L'unico argomento che posso opporre a mia parzialissima e illusoria difesa è sempre lo stesso: magari si ha voglia di scrivere e comunicare una cosa e si ha poco tempo per porre attenzione a quello che si dovrebbe valutare con maggior precisione. Mi prendo la legnata e riparto dai complimenti dell'incipit del tuo primo intervento, che sono quanto mai graditi quando vengono da uno scrittore del tuo livello che leggo sempre con grande piacere dalla pagine del Corriere della Sera.
Grazie comunque per l'attenzione.
P.S.
Non so se si nota.. in questa risposta non ho usato nemmeno una parola accentata!
Quando si dice la "sudditanza psicologica"!
:-)

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