martedì 25 dicembre 2012

Come avrebbe descritto la Natività un Tech Writer?

Ho visto questa vignetta e ho pensato che un Tech Writer, sempre attento alla sintesi e all'essenza del messaggio, avrebbe potuto descrivere la Natività proprio in questo modo!


E con questo "Nativity Workflow" vi auguro serenità, salute e lavoro, per un buon fine anno 2012 ed un 2013 in cui continueremo a lottare per realizzare i nostri migliori progetti e desideri, il più possibile in armonia con noi stessi, in primo luogo, e poi con tutto ciò che ci circonda.


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martedì 18 dicembre 2012

Guide di Stile: U.S. Government Printing Office Style Manual

E' stata appena pubblicata la guida di stile ufficiale per la redazione dei documenti ufficiali del U.S.A. Government.

L'ho appena sfogliata e ve la propongo senza alcun commento, come esempio e riferimento che potrebbe essere utile da tener presente.

Unico neo, che per altro mi capita spesso di notare in molti PDF che girano in rete, anche di provenieneza "very cool", la mancanza di un indice navigabile.

Se facessi una cosa del genere per un cliente della mia azienda, verrei sommerso di osservazioni negative!

Buona consultazione. Leggi questo articolo...

mercoledì 12 dicembre 2012

Nuovi dati sulle tariffe per un Tech Communicator

Come dice un mio amico: "... io dei soldi potrei fare a meno senza problemi... ma quando vado a fare benzina me li chiedono... e quando vado al supermercato me li chiedono...  e anche il dentista me li chiede...".

E quindi eccomi di nuovo a toccare il tasto dei compensi per un professionista della comunicazione tecnica.

Il sito WritersUA ha pubblicato i dati di un survey condotto nei mesi di Gennaio e Febbraio del 2012, a cui hanno partecipato 371 professionisti della comunicazione tecnica, principalmente locati in USA e Canada.

Vi invito a leggere il report completo, di cui riassumo brevemente i dati salienti:

- il 72% dei partecipanti al survey sono donne, che guadagnano, in media, 79.855 $, mentre gli uomini guadagnano 75.375 $.

- i compensi variano da un minimo di 15.000 $ fino a 170.000 $. Questa grande oscillazione dipende dal fatto che nel survey sono considerati anche lavoratori part-time e figure professionali molto diverse afferenti all'area della comunicazione tecnica, nonchè lavoratori con diversi gradi di esperienza.

- nella quantificazione dei livelli non sono stati considerati alcuni benefits, come l'assicurazione medica e alcuni tipi di rimborsi, che possono anche incidere in modo significativo sull'ammontare dei compensi.

Di seguito, le due principali tabelle:


In fondo al post troviamo l'elenco delle figure professionali che hanno partecipato: ben 110 diversi titoli professionali!

Inutile dire che molti di questi titoli poi, alla fin fine, convergono inevitabilmente su ruoli "sostanziali" molto coincidenti e quindi potremmo ragionevolmente ridurre questo numero da 110 a 25-30 figure professionali "effettivamente" distinte.

Ma anche in tal caso, si conferma quanto sia sempre più ricca di sfumature la professione del Technical Communicator e quanto sia ormai da ritenere "povera" la locuzione tradizionale di "Technical Writer", che sempre meno riesce a rendere l'idea della complessità e della ricchezza di competenze ormai in gioco.

In conclusione, un'indagine che fornisce dati molto interessanti anche se per alcuni aspetti poco omogenei, dato peraltro quasi inevitabile in questo tipo di indagini.


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domenica 9 dicembre 2012

Assediati dalla rete e sommersi dalle informazioni?

Un vecchio adagio insegna che se dai un bicchiere d'acqua ad un assetato lo aiuti a vivere, ma se gli riversi in testa 1000 litri d'acqua in un solo colpo lo ammazzi.

 

Questo è il rischio a cui siamo esposti ogni giorno, immersi in un flusso d'informazioni sempre più possente; il governo di questo flusso diventa quindi un elemento critico nella nostra vita professionale e di relazione.

Io sono da tempo inter-dipendente dalla rete, nel senso che è una dipendenza che ho scelto di coltivare anche se non sempre riesco a gestirla con lucidità. E sorrido con leggerezza della setta dei "catastrofisti" che in questa inter-dipendenza intravedono il male, la perdizione, l'alienazione e altre piaghe.

Attraverso la rete ho avuto opportunità che mai avrei avuto anche solo 15 anni prima, ho conosciuto persone che non frequento "fisicamente" ma con le quali ho in comune molti più interessi ed elementi di quanti non ne abbia con il mio fastidiosissimo vicino di casa, ho potuto studiare e migliorare molti tratti del mio skill professionale senza dover passare intere giornate in una qualsiasi Università "di mattoni", posso gestire molta parte del mio lavoro di ogni giorno con un'efficenze imparagonabile a quella che potrei mettere in campo senza la rete.... e così potrei continuare.

Ma quante cose, che pur mi sarebbero utili, mi sfuggono?

E potrei usare meglio quei 30 minuti, che dedico ogni mattina prima della colazione ai diversi gruppi di Linkedin a cui sono iscritto, per setacciare quelle 3-4 dritte "cool" che poi andrò ad approfondire in un secondo momento?

A queste ed altre domande prova a rispondere Alessanda Farabegoli in un seminario che si è svolto di recente a Ravenna.

Nel seminario, tra le altre cose, Alessandra cita questa infografica:

 http://www.domo.com/blog/wp-content/uploads/2012/06/DatainOneMinute.jpg

... pubblicata sul blog della Domo, che meglio di tante parole ci indica quante informazioni, ogni minuto, vengono generate dalla rete e ci da una misura di questo meccanismo.

Alessandra Farabegoli è una "Guru" dei paradigmi della comunicazione on-line ed è stato uno dei miei punti di riferimento quando ho iniziato ad occuparmi di comunicazione, anche se lei non lo ha mai saputo fino ad ora.

MA ORA qualcuno potrebbe dire: "E tutto ciò cosa a che fare con la comunicazione tecnica?"

La comunicazione tecnica è una modalità specializzata di comunicazione, ma non vive su un'isola, anzi è molto connessa con altri tipi di comunicazione, dalla più classica comunicazione d'impresa alla comunicazione on-line nelle sue diverse forme. E regole e paradigmi di comunicazione che valgono in un ambìto possono essere utili e adattabili anche in altre aree. Per questo la contaminazione è utile e da tutti si può imparare qualcosa.

Inoltre, è in atto un'evoluzione dell'idea classica del Technical Writer, che si limitava a riportare "in bella forma" le informazioni frammentarie recuperate intervistando i "Subject Matter Experts"; è uno schema ancora valido, ma non è il futuro, o meglio è solo una parte di esso.

Il Technical Communicator è l'evoluzione della suddetta idea classica e dovrà avere competenze sempre più trasversali e curvanti, sempre più contaminate dalla convergenza di aree diverse e mezzi di comunicazione diversi, dove la "scrittura" rimarrà centrale ma non sarà più la parte totalizzante del lavoro e lascerà spazio anche ad altro.

In questo caso, mi premeva farvi toccare con mano quale enorme massa di informazioni ci sommerge ogni giorno e quanto sia stupido immaginare che questo non ci riguardi e che si possa fare a meno di conoscere ed applicare le tecniche e le regole che possano governare e rendere fruibili e utili queste informazioni.

A tale scopo, anche le regole e le tecniche della comunicazione tecnica possono essere d'aiuto, specie quando si prende coscenza della "potenza informativa erogata", cioè della quantità d'informazione prodotta nell'unità di tempo (scusate, il "marchio di Caino" dell'Ingegnere è indelebile!).

E alla fine questo post è stato anche un bel pretesto per invitarvi a conoscere Alessandra Farabegoli (ma sono certo che molti di voi già la conoscono), perchè arriva sempre il momento in cui si devono saldare dei debiti di gratitudine con chi ci insegna delle cose.




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