mercoledì 14 gennaio 2015

IoT: una nuova frontiera per la Comunicazione Tecnica (parte terza)

Ripartiamo dal punto di chiusura del post precedente:

Chi si occuperà di costruire la logica e l'ingegneria delle informazioni azionabili?

Senza dubbio, questo compito toccherà ai Comunicatori Tecnici.

Nell'IoT, il generico Smart Object "vive in rete" e interagisce "attivamente" con l'ambiente esterno, con altri SmOb e con gli esseri umani, comunicando verso l'esterno un vasto set di informazioni.

Queste informazioni verranno attinte primariamente:

  • da un proprio database
  • da un'operazione di miscelazione tra le informazioni del proprio database e quelle che scaturiscono da diverse interazioni sopraindicate (vi ricordate l'esempio della serra nel post precedente?)
In particolare, sarà necessario:
  • definire dei modelli di standardizzazione delle informazioni, che favoriscano il riuso dei contenuti
  • produre le informazioni in formati interoperabili, quindi adatti a diversi ambienti/sistemi operativi/canali, in modo che siano utilizzabili dalle applicazioni software eseguite dagli SmOb.
  • realizzare contenuti modulari, riusabili e "miscelabili" in base a diversi criteri "d'azione" (task driven, context driven, event driven) da proporre all'utente secondo il nuovo modello InfoSeekU ("informazione che cerca l'utente"), diverso dal collaudato approccio gerarchico-sequenziale del modello "utente che cerca l'informazione".
Con quali armi affronteremo questa sfida?

Molti sono gli aspetti che vanno ancora definiti nei dettagli, ma già da ora possiamo esser certi che alcuni standard aperti come l'XML ed i suoi diversi "dialetti" e alcuni approcci metodologici (ad esempio il Minimalismo) saranno particolramente adatti a questo scopo.

Ed ora vi propongo alcune risorse, per iniziare a "curiosare".

In primo luogo, come saranno definite e impacchettate le informazioni che daranno vita all'IoT?
In XML o in qualche suo "dialetto" specializzato.

Ma ci sono altre tecnologie, come JSON, che emergono e che vanno monitorate.

Intanto, inizia a farsi strada un'espressione specifica: Information of Things.

E stanno già emergendo annunci di lavoro specifci per figure di TW da inserire all'interno di di gruppi di lavoro IoT.

E qui concludo questa trilogia di post finalizzati a presentare la mia visione in merito all'impatto che l'IoT avrà sulla nostra professione.

Spero di avervi incuriosito e di avervi dato almeno gli elementi di partenza per approfondire l'argomento, e aspetto anche i vostri feedback per continuare a mia volta ad approfondirlo.

A presto.

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